lunedì 7 luglio 2014

Recensione / intervista a base di erbe tintorie




Eccomi qui a recensire un prodotto con cui dopo qualche scaramuccia iniziale, è stato subito amore… i riflessanti naturali Phitofilos
Poichè il mio primo approccio con questa miscela ha avuto qualche intoppo, ho deciso di interpellare i diretti interessati per avere chiarimenti in merito e approfondire l'argomento su come utilizzare i riflessanti naturali.... ma intanto buona lettura!


RECENSIONE


Prima colorazione Phitofilos: Miscela Mallo di Noce

Colore di partenza: Hennè rosso freddo (Le Erbe di Janas)

Tipologia di capelli:
lunghi oltre la spalla e folti

Obiettivo: copertura ricrescita capelli bianchi + eliminazione rosso spento e sbiadito 




 


















nota: la foto del prima è una selfie mal riuscita, in realtà il rosso era diventato un color carota


Esecuzione:

Prendo la mia ciotola di plastica e il cucchiaio di legno, butto dentro l'intera confezione di polvere, l'odore non è molto forte, anzi quasi quasi mi piace... vai con acqua calda e aceto, gira che ti rigira e attenta all'acqua, non esagerare che se poi la pappa è liquida cola giù tutto... ok operazione completata... la pappa mi sembra apposto, bella consistenza, a parte qualche granuletto qua è la... ma tanto è lo stesso... no?!  NO! -_-

Evvai che si inzia a spalmare sulle ciocche... ma ops... perchè cadono meteoriti di pappetta... vengon giù palline di miscela che... perché... cosa... dove ho sbagliato? Ok! niente panico continua così, che in qualche modo si attacca al capello... finito! Il mio chignon alle erbe sta su alla grande... tempo di posa 90 minuti... vabbè facciamo 120... tanto male non fa!


Ebbene, il mio primo trattamento con i riflessanti Phitofilos è andato esattamente così... il risultato ottenuto, nonostante tutto, è stato quello che volevo: la miscela mallo di noce ha smorzato il rosso sbiadito della precedente colorazione, ed i capelli bianchi si sono coperti alla grande, a parte nei punti in cui la pappetta “granulosa” non è arrivata, a causa della difficile spalmabilità.

A questo punto le domande sorgono spontanee... quindi vi lascio con l'intervista a Matteo Pantani, titolare di Phitofilos, il quale ci tiene a precisare che da qualche tempo l'azienda ha iniziato una collaborazione con la facoltà di Biologia dell'Università La Sapienza di Roma riguardo alle erbe tintorie, per garantire ulteriormente la loro "non sofisticazione", e in generale per capire lo sviluppo del colore di questo tipo di piante... quindi complimenti al team Phitofilos, ricerca e informazione sono fondamentali in ogni campo, soprattutto quello della salute!

 

INTERVISTA


Perchè l'impasto con il mallo di noce è risultato più granuloso?
 

Se la miscela Mallo di Noce risulta essere granulosa e difficilmente spalmabile va messa sicuramente una più alta percentuale di acqua bollente fino a far diluire del tutto le polveri in una pastella omogenea e spalmabile. Inoltre con l'utilizzo di yogurt invece di aceto la consistenza di sicuro verrà maggiormente cremosa e migliorerà l'applicabilità della stessa.

 
Perché, a differenza di altre aziende, le vostre miscele si possono applicare immediatamente sui capelli e non bisogna preparare l'impasto 12 ore prima?

Le nostre miscele di erbe non sono differenti per ragioni chimiche specifiche rispetto alle altre (di altre aziende del settore) costituite al 100% di polveri vegetali. Secondo noi la posa della pastella vale solo nel caso di acidificazione della stessa (6-8 ore), altrimenti è un tempo che può essere evitato. Il pigmento delle piante tintorie si forma nel momento che viene utilizzato il solvente (acqua bollente) e si forma nella pastella che viene poi applicata su testa.

I pigmenti di queste piante sono fotosensibili (quindi la conservazione nel tempo di posa andrebbe fatta con la pastella in parte coperta) e l'ossidazione avviene anche su capello o quando si prepara la pastella. Questo per dire che la posa non è necessariamente una procedura sbagliata per la preparazione, in quanto ossidandosi continua in piccola parte la formazione del pigmento, ma non è indispensabile per l'ottenimento del colore in quanto questo processo è per la maggior parte delle volte molto veloce e continua poi su testa la sua intensificazione. Se invece si acidifica la pastella per avere una migliore presa (come descritto nei libretti presenti in ogni miscela), allora il tempo per il cambiamento di pH serve.

Il legame pigmento-capello avviene per semplice appoggio e per legami deboli, principalmente per differenza di carica (e di pH). Questo è il motivo per cui si chiede prima un leggero shampoo sul capello: lo sporco tolto dalla cuticola capillifera libera cariche e prepara il capello ad essere recettivo e nello stesso tempo lo shampoo porta un pH basico, che lega con il vettore acido messo in pastella... inoltre la maggior parte delle erbe tintorie delle nostre miscele sviluppano colore in bagno acido  una mossa che vale quindi il classico "2 piccioni con una fava!" :)

*nota: l'indigofera invece non andrebbe acidificata per rendere al meglio, in quanto l'indigotina si forma in bagni basici.


Perchè l'odore di questa miscela è meno persistente e più delicato?


L'odore delle erbe è dovuto dalla miscellanea di odori delle piante presenti all'interno, la polvere del mallo di noce ad esempio è molto piacevole e sfuma gli altri odori sgradevoli. Se le capitasse mai di provare l'alkanna tinctoria capirà davvero che odore tosto possono avere le erbe!! -.-'  
La granulosità invece dipende dal tipo di macinatura delle piante o dei legni o delle scorze o delle foglie o radici, etc. delle piante.. ogni parte di una pianta anche se ridotta a polvere ha poi le sue porosità o peso che varia ovviamente, ma anche molto dipende dal fatto che alcune erbe che hanno un potere ristrutturante, lo hanno grazie ad alcune specifiche mucillagini (se ha mai provato il nostro "impacco emolliente" lo vedrà) che come inconveniente lasciano la pastella un po' più difficile per l'uso. Ci vuole un po' più di pazienza e fare un po' di mestiere, ma a buon merito perché queste mucillagini permettono di ottenere ottimi risultati!


Perchè basta lasciare in posa per 30-90 minuti e non per più di 3 ore o addirittura per tutta la notte?

In realtà si è discusso molto prima di riportare queste tempistiche sui libretti. Lei deve mettersi al nostro posto: vendiamo a migliaia di persone queste polveri, persone pratiche o meno, che si cimentano nello spignattamento. Non sai mai se fanno prima un test sul capello (alla prima applicazione della loro vita), se si documentano abbastanza prima, se vedono passo passo come e quanto sia recettivo il loro capello, etc. Per dare un tempo di massima ci si è basati sulla nostra esperienza con i parrucchieri e si è data una tempistica (diciamo) minima della posa su un capello medio/standard. Così l'unico rischio è che dicano "le erbe non colorano molto"; a questo punto qualcuna alzerà i tempi, qualcuna proverà a cercare soluzioni sui forum/blog, qualcuna lascerà perdere.

In tutti i casi meglio così rispetto a dare indicazioni con tempi più alti e trovare colori troppo forti o cervicali infiammate, torcicollo, mal di testa o sviluppo di intolleranze cutanee alle polveri, quando invece bastava una minor posa. La natura lavora per passi, preferiamo dare più ripetizioni nel tempo delle erbe (come consiglio) e quando la ragazza che prova si informa un po' e conosce meglio come risponde il suo capello, a quel punto aumenta i tempi a suo piacimento.



Perchè avete pensato di produrre miscele di erbe piuttosto che le singole erbe? Ci sono vantaggi nell'utilizzare le miscele?

Phitofilos nasce come azienda che produce miscele per i parrucchieri, quindi miscele già pronte per l'uso per le varie nuances. Le nostre miscele infatti tolgono il tempo della miscelazione autonoma con il rischio di errori. Deve sapere che ogni raccolto e quindi lotto di polveri pure dà risultati leggermente diversi in base a tutti i fattori ambientali (periodo piovoso, acidità del terreno, etc etc.). Noi di volta in volta riassettiamo le percentuali  per ottenere il tono di colore della miscela. Se ha una lawsonia che con l'ultimo lotto porta un colore più forte, va bilanciata nella Miscela Mallo di Noce (ad esempio) con maggiore percentuale di indigofera.

Fare le miscele e garantire sempre un altissimo standard qualitativo con sola natura 100% è un lavoro mooooolto difficile che pochi sanno. Inoltre le miscele fanno risparmiare a chi compra da casa il costo di prendere più pacchetti di polveri singole e farsi da sole le miscelazioni. Resta il fatto che il gioco della miscelazione si può fare anche partendo già da basi di miscele: sono molti i parrucchieri che ad esempio correggono la miscela Mallo di Noce con un 40% di Miscela Camomilla per ottenere un tono castano chiaro, o chi mette un 20% di henné Nero per rinforzare il tono scuro. Il fatto di avere comunque una base-miscela già pronta solo da sistemare (in alcuni casi) è un grande vantaggio (avvalendosi di una pluritrentennale esperienza nel settore)!



I nuovi impacchi seboequilibrante ed emolliente ogni quanto è necessario applicarli? Quale  shampoo è bene utilizzare durante il trattamento?

Le miscele impacco, ultime nate in casa Phitofilos, si possono applicare tranquillamente in qualsiasi momento e non hanno controindicazioni!

La miscela emolliente per esempio è ottima in periodo estivo: sole, mare, salsedine portano il capello a stress e sfibramento. Questa miscela impacco riesce a restituire tono ed emollienza grazie alle sue proprietà idratanti e setificanti.

La miscela seboequilibrante è ottima per capello grasso e cute grassa. Infatti essa va lavorata principalmente sulle radici del capello (a differenza della prima che va alla grande sulle punte) ma anche può essere usata come maschera viso contro le impurità, sebo, acne.
Molto importante è la loro conservazione, soprattutto delle miscela impacco Emolliente! Siccome parliamo di polveri con alta percentuale di cereali e piante di campo, esse sono estremamente sensibili al calore; nel senso che insettini e animaletti sono ghiotti di queste piante e attaccano facilmente soprattutto con il caldo estivo. Come con le tisane (che fanno gli insettini dentro) queste miscele vanno conservate in luogo fresco e fuori da fonti di calore, per evitare che "vadano a male". Questo è sicuramente simbolo pieno e forte di miscele organiche e pure, che come altra faccia della medaglia, deperiscono in fretta in condizioni non ottimali.


L'informazione è essenziale, quindi ringrazio Matteo Pantani per avermi concesso questa breve intervista, rilasciata in un periodo davvero stracolmo di impegni, dato che stavano mettendo a punto le ultimissime novità (i due shampoo pre e dopo trattamento riflessante e il balsamo).
 

Spero di esservi stata utile in qualche modo... aspetto i vostri commenti in merito!!! 

Noemi




2 commenti:

  1. Il colore risultato è supeeeer! Bellissimo!!
    IO non ho mai provato a farmi l'hennè ma sono decisa a farmi la miscela camomilla (smorzando un pochino i riflessi ramati che darebbe con della miscela biondo freddo..rapporto 70%camomilla - 30% biondo freddo). Parto da una base castano chiaro con meches e punte dorate..vediamo che esce! ;-)

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  2. Ciao, io ho un ramato freddo invece ottenuto con la tinta melograno di hennetica, credi che con il mix al mallo otterrò un risultato come il tuo?

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